i sonetti di Shakespeare
William Shakespeare ha scritto 154 sonetti,e come la maggior parte dei sonetti scritti in quell'epoca,anche quelli del nostro sono dedicati in larga misura al tema dell'amore,o di temi in relazione con l'amore.Il sonetto e' una forma di poesia, tipica dell'italia. Ogni sonetto e' composto da 14 versi che ,a seconda della struttura usata,fanno rima tra loro.
L'origine del termine sonetto e' da attribuirse al termine provenzale sonet ,che significa suono, melodia, usato di solito per definire il testo di una canzone.
Shakespeare ha i scritto i suoi sonetti come ciascuno parte di una serie,collegati tra loro in un certo ordine ,anche se molti dei 154 sonetti possono egregiamente stare da soli e considerarsi dei singoli capolavori.
L'ordine in cui oggi conosciamo i sonetti non e' certo,e spesso spunto di discussione per gli studiosi.
Ai tempi di Shakespeare,chi scriveva opere teatrali era considerato uno scrittore minore, e fu cosi' che ,nonostante il bardo avesse gia' composto degli autentici capolavori,fu solo quando ci fu la chiusura dei teatri per la peste e Shakespeare si dedicÚ ai suoi comonimenti poetici (altre ai sonetti anche i poemi ) ,che il genio di stratford ebbe modo di dimostrare di essere in grado di comporre dei versi memorabili al pubblico dell'epoca.
Sebbene il modello dei sonetti sia senza alcun dubbio il Petrarca,la caratteristica principale dei sonetti e' proprio quella dell'anticonformismo rispetto ai sonetti italiani.
Shakespeare affronta il tema dell'amore,ma non si piega al sentimentalismo .
I sonetti dal 1 al 126 sono dedicati ad un giovane uomo non identificato,con eccellenti caratteristiche fisiche ed intellettuali. Nel sonetto 17 ,l'autore esorta il giovane a sposarsi, in modo da poter far rivivere le sue virtu' ,e poterle fare apprezzare anche nelle generazioni successive.
Ma vi e' qualcosa che puo' andare oltre il trasmettere di generazione in generazione le proprie virtu',un qualcosa di molto piu' perfetto e duraturo (o meglio eterno): questa e' l'arte .
L'arte,quindi,e la sua funzione eternatrice,e' il tema portante ,insieme all'amore,dei sonetti di william Shakespeare.
Dai sonetti 127 al 154 ,i sonetti sono invece incentrati su una misteriosa dark lady,la dama bruna,una donna sensuale a cui il poeta non riesce a resistere,ma di dubbia moralita'.
Shakespeare sonetti
I sonetti di shakespeare : aspetti controversi o fonte di dibattito
I sonetti sono un'opera inesauribile,tuttora fonte di dibattiti ,teorie,innumerevoli interpretazioni :si dibatte su chi sia la persona cui si riferisce la dedica,chi sia o cosa rappresenti la dark lady,l'effettiva successione dei singoli sonetti,molto importante se consideriamo i sonetti come un corpo unico,e ancora l'autore era effettivamente lo stesso Shakespeare? E se si :l'amore cantato nei confronti del ' bel giovane ' ,dimostra che shakespeare era omosessuale ,o molto piu' semplicemente i sonetti rispecchiano gli usi dell'epoca in cui sono stati scritti, dove l'amicizia aveva un valore piu' alto rispetto a quello che oggi le si attribuisce,a volte anche superiore a quello per uan donna,soprattutto se si trattava dell' ' amico giurato ' ,a tal proposito basti l'esempio dei due gentiluomini di verona,dove i due corteggiatori rinunciano alla donna amata per non farsi torto a vicenda.Inoltre bisogna tener conto che Shakespeare descrive l'amore platonico ,in cui vi e' ammirazione , anche possessivita',ma non certo passione sessuale.
Per quanto riguarda invece l'identita' dei personaggi dei sonetti (la dama bruna,il poeta rivale ed il giovane amico) ,con tutta probabilita' non si arrivea' ,mai ad una identita' certa. Seguono le ipotesi che gli studiosi di Shakespeare ,in tutto il mondo,e' stato fino ad oggi in grado di fare: l'edizione del 1609 dei sonetti e' stata dedicata ad una persona identificata solo con le iniziali WH e firmato da una persona avente le iniziali TT ,che erano con tutta probabilita' quelle dell'editore dei sonetti (thomas thorne) ,che non si sa se abbia scritto la dedica per dedicare i sonetti ad una persona cui desiderava offrire un tributo, oppure per eseguire la volonta' dello stesso Shakespeare nel momento in cui stava scrivendo i sonetti.